Vigevano. La sede di Rifondazione Comunista-Unione Popolare, situata in corso Garibaldi a Vigevano, è stata oggetto di tre atti vandalici negli ultimi mesi. Ogni volta i danni sono stati recati ai muri esterni del complesso o al citofono. Questi gesti sono stati considerati preoccupanti dal partito di sinistra. L’ultimo episodio si è verificato nella scorsa notte, quando sono state scritte inneggianti al fascismo e una svastica nazista accanto al campanello. In precedenza, il citofono era stato danneggiato, erano comparse scritte offensive e la targa che segnalava la presenza del partito era stata danneggiata. I vertici locali di Rifondazione hanno presentato denuncia e la Digos sta ora indagando sugli episodi. “Le intimidazioni davanti alla nostra sede continuano. Dopo l’atto vandalico che ha oscurato il nostro citofono e quello che ha divelto e rubato la targa che segnalava la presenza della nostra sede, la scorsa mattina abbiamo trovato queste insulti con firma nazifascista”, spiega il referente Edoardo Casati. “Ora la matrice è chiara. Siamo molto preoccupati per la deriva sociale che sta emergendo in questi ultimi tempi. Questi atti intimidatori non avranno alcun risultato se non quello di farci continuare, sempre più convinti, la nostra azione politica nell’interesse di tutta la comunità. La nostra sede è la casa di coloro che vogliono una Vigevano partecipata, antifascista e solidale”. I due vandalismi precedenti risalgono alla fine di novembre, quando il campanello è stato danneggiato, e a metà dicembre, con l’apparizione di scritte volgari.

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