Il 7 giugno 1918, a Castellazzo di Bollate, si verificò un’esplosione devastante nello stabilimento Sutter & Thévenot, una fabbrica che era stata appena aperta per aumentare la produzione di munizioni e bombe. In quell’incidente persero la vita 59 persone, di cui 52 donne e ragazze. Questo è stato uno dei più gravi incidenti sul lavoro nella storia italiana, ma è stato a lungo dimenticato: le autorità dell’epoca avevano tutto l’interesse a nascondere la notizia per poter continuare la produzione.

Ilaria Rossetti, una scrittrice di Lodi, ha preso ispirazione da questo fatto drammatico per scrivere il suo nuovo romanzo molto atteso, intitolato “La fabbrica delle ragazze”, che sarà pubblicato il 24 gennaio da Bompiani. La presentazione del libro si terrà la sera alle 21 presso il liceo Verri a Lodi.

“La fabbrica delle ragazze” è un romanzo che racconta la storia di questo tragico incidente e delle persone coinvolte. È interessante notare che solo Ernest Hemingway, che all’epoca era a Milano come volontario della Croce Rossa, ne parlò in uno dei suoi famosi 49 racconti. Dopo di che, però, si è creato un silenzio totale fino a quando un cittadino di Bollate ha riportato alla luce questa vicenda.

È importante che storie come queste vengano raccontate e ricordate, perché ci permettono di riflettere sulle condizioni dei lavoratori e sulla necessità di tutelare la loro sicurezza. “La fabbrica delle ragazze” è un libro che ci fa conoscere una pagina di storia dimenticata, ma che merita di essere conosciuta e ricordata.

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