Il caso delle mascherine coinvolge l’ex presidente della Camera, Irene Pivetti, che comparirà davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare di Busto Arsizio, Anna Giorgetti, il prossimo 29 gennaio. Insieme a lei, saranno chiamati in sede di udienza preliminare sua figlia, il genero, l’imprenditore Luciano Mega e altri soggetti accusati di vari reati, tra cui frode in forniture pubbliche, bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio, nell’ambito di una compravendita di mascherine provenienti dalla Cina per un valore di 35 milioni di euro.

La vicenda è complessa dal punto di vista procedurale. Il pubblico ministero di Busto, Ciro Caramore, aveva chiesto il rinvio a giudizio degli indagati lo scorso ottobre. Tuttavia, la Procura di Busto aveva chiesto l’arresto di Irene Pivetti nel marzo scorso, ma il Gip di Busto aveva rigettato la richiesta dichiarandosi incompetente e destinando il processo a Roma. Il Pm di Busto, Ciro Caramore, ha ribadito nella sua ordinanza di 600 pagine che il processo dovrebbe svolgersi a Busto, in quanto il presunto reato è stato commesso a Malpensa. Tuttavia, il Riesame ha dichiarato che la decisione spetta al Gup.

La Procura di Busto ha deciso di andare avanti, chiedendo comunque il rinvio a giudizio. Sarà quindi il Gup Giorgetti a decidere sulla complessa vicenda a fine gennaio.

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