Un’operazione della polizia di Frontiera di Luino ha portato alla luce un gruppo di spacciatori che operava da tempo nelle zone boschive di Montegrino Valtravaglia.
Durante i primi mesi del 2023, sono stati effettuati numerosi appostamenti che hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico di quattro cittadini marocchini, tutti irregolari in Italia. Le autorità giudiziarie di Varese hanno ordinato il loro arresto, ad eccezione di un ventottenne che è stato obbligato a presentarsi giornalmente alla polizia.
I quattro spacciatori, già noti per i loro precedenti penali e di polizia, avevano preso il controllo di diversi punti di spaccio lungo la strada che porta da Montegrino Valtravaglia al Monte Sette Termini. Questi punti includevano piccole aree di sosta, tracce di sentieri e un vecchio capanno per la legna.
Nascosti nell’oscurità della boscaglia e armati con un’accetta per difendersi da eventuali aggressioni, i spacciatori annunciavano la loro presenza alla clientela tramite telefoni intestati a stranieri inesistenti o irreperibili. Proponevano droghe e spesso concordavano in anticipo prezzi e quantità.
Quando i tossicodipendenti arrivavano al punto concordato per il contatto, gli spacciatori uscivano dalla vegetazione per cedere rapidamente la droga e poi tornavano a nascondersi.
Prima di essere smantellato, il gruppo ha rifornito di eroina, cocaina e hashish numerosi consumatori, ottenendo così profitti illeciti significativi.
L’azione degli agenti ha colpito anche i consumatori, che sono stati segnalati alla Prefettura e sottoposti a verifiche psicofisiche per l’idoneità alla guida di autoveicoli.
Un consumatore, che risultava essere titolare di un porto d’arma e detentore di armi da fuoco, ha visto il ritiro immediato per motivi di pubblica sicurezza.