Il processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, uccisa con 37 coltellate dal suo compagno Alessandro Impagnatiello, inizierà il 18 gennaio davanti alla Corte d’Assise di Milano. Durante un’intervista televisiva, la sorella di Giulia, Chiara Tramontano, ha espresso la sua volontà di chiedere giustizia per la vittima e il suo bambino Thiago. La famiglia di Giulia è costituita parte civile assistita dall’avvocato Giovanni Cacciapuoti, insieme al comune di Senago.

Chiara ha condiviso dolci ricordi di Giulia, definendola una sorella speciale. Ha parlato del periodo in cui Giulia stava per diventare zia, descrivendo quei giorni come i più belli della sua vita.

Chiara ha raccontato che la relazione di Giulia con Alessandro era sempre stata complicata, con sospetti di tradimenti e la paura di non essere all’altezza. Giulia ha deciso di lasciarlo solo quando era certa del tradimento. Tuttavia, Alessandro ha deciso di ucciderla e di nascondere il suo corpo. Chiara ha sottolineato che Giulia non avrebbe chiuso gli occhi di fronte ai segnali di pericolo.

Sono emersi particolari agghiaccianti sulla personalità di Alessandro, descritto come un narcisista senza empatia. Durante il suo arresto, si è vantato di come la sua vita sia cambiata drasticamente, passando dalla lussuosa via Montenapoleone al carcere di San Vittore. Non ha mostrato alcun rimorso, tranne per il fatto che sua madre e suo fratello soffriranno per la perdita di Giulia.

Chiara ha espresso la sua rabbia nei confronti di Alessandro, affermando che la sua famiglia non ha mai amato Giulia e che la sua vigliaccheria ha tolto molto a loro. Nonostante le aggravanti, Chiara non è del tutto tranquilla riguardo all’esito del processo, temendo che potrebbe non essere condannato all’ergastolo.

Tuttavia, spera che un giorno Alessandro dovrà pagare per il suo crimine e che Giulia sarà ricordata come una vittima coraggiosa.

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