Una vicenda che coinvolge un cane, un’avvocata di Bergamo, una manager di Briatore e una località del Kenya ha portato alla presentazione di una denuncia per estorsione da parte della legale rimasta senza documento.
L’avvocata, di nome Rita Duzioni, possiede un appartamento ad Adamson Place, un residence di lusso situato a Malindi, località turistica keniana. Proprio di fronte a questo residence si trova la ex villa di Flavio Briatore, trasformata in un resort chiamato “Lion in the sun”. Rita Duzioni ha adottato cinque cani locali che utilizza per fare la guardia al residence quando lei e il marito non sono presenti.
La vicenda inizia quando, a causa di un cancello lasciato aperto, i cani escono dal residence e si avvicinano a Chetrin Gelmi, manager director del resort di Briatore. Durante il gioco, uno dei cani morde la donna a un polpaccio, causandole una ferita che richiede dieci punti di sutura.
Successivamente, Rita Duzioni e Chetrin Gelmi concordano un risarcimento di 400 euro per i danni subiti dalla manager. Tuttavia, la situazione si complica quando Rita Duzioni riceve delle email minacciose da parte di Chetrin Gelmi e viene convocata dalla polizia turistica di Malindi. La legale viene fermata, le vengono prese le impronte digitali e le viene ritirato il passaporto. Viene accusata di omessa custodia per il comportamento dei suoi cani nonostante fosse in Italia al momento dell’incidente.
Il processo inizia il 2 gennaio e ha già visto l’accertamento dei fatti e l’audizione dei testimoni. Rita Duzioni propone di versare altri 500 euro come risarcimento, basandosi sulla prassi italiana che prevede risarcimenti di circa 800 euro per danni di questo tipo. Durante una seduta, però, il legale della querelante mostra un foglio in cui chiede il pagamento di 20.000 euro per ritirare la denuncia e restituire il passaporto.
Di fronte a questa richiesta, Rita Duzioni presenta una denuncia per estorsione nei confronti di Chetrin Gelmi e del suo avvocato. Chiede anche di riavere il passaporto per poter tornare in Italia. Chetrin Gelmi, invece, non vuole esprimere il suo punto di vista in quanto il processo è ancora in corso.
Questa situazione ha portato Rita Duzioni a bloccare la sua attività professionale, causandole un notevole danno. Non potendo girare senza documenti e senza poter recarsi all’ambasciata, si sente come se fosse agli arresti domiciliari.
La vicenda continua ad essere discussa nella comunità italiana di Malindi, rappresentando un argomento di interesse e dibattito.