In Italia sempre più case vuote: le ragioni di un fenomeno in crescita

A Crema, su un totale di 19.138 case, 3.534 sono vuote, pari al 18,5%. A Cremona la percentuale di case vuote sale al 19,4%. A Soresina arriva al 27,4%, mentre a Pandino e Rivolta d’Adda — più vicine a Milano — scende intorno al 14%. Questi dati sono stati riportati sul quotidiano La Provincia, dove ho iniziato a lavorare esattamente 45 anni fa. Sorpreso? Per niente: ho gli occhi per vedere, e le tapparelle chiuse si vedono. Il Cremonese e il Cremasco sono aree benestanti, hanno industrie vivaci, agricoltura, commerci, professioni. So che altrove la situazione è peggiore. Milano, le città Airbnb e posti come Rovereto (Trento) — trovate casa là, se siete capaci! — sono le eccezioni che confermano la regola. Ma la regola — anzi, l’andazzo — è chiaro. Sempre più abitazioni vuote.

I motivi? In qualunque bar d’Italia, luoghi dove resiste una certa saggezza pre-social, ce li possono spiegare. Le famiglie sono sempre più piccole. L’acquisto di una seconda casa, pensando ai figli, si è scontrata con un fatto: ci sono meno figli. Darla in affitto? La nuova immigrazione non se la può permettere, la classe media è impoverita. E gli inquilini benestanti pretendono — giustamente — edifici sani e luminosi, caldi d’inverno e freschi d’estate. Ristrutturare una palazzina anni ‘70 costa molti soldi. Dopo la genialata del superbonus 110%, e relativa esplosione dei costi, quanti proprietari se lo possono permettere? Alcune previsioni, in Italia, sono facili. Evitiamo di pronunciarle solo perché sono dolorose. Vale per i negozi sfitti in seguito all’esplosione del commercio online, vale per i vecchi uffici abbandonati causa smart working, vale per le sale cinematografiche messe all’angolo da Netflix & C, vale per le edicole, vittime del declino dei giornali di carta. Vale per le abitazioni, per i motivi che abbiamo detto. Cosa possiamo aspettarci? Una rottamazione, immagino. Non subito: negli anni ‘30. Arriveranno incentivi alla demolizione di edifici che non ha più senso — senso sociale, demografico, economico, architettonico, storico — tenere in piedi. Abbiamo imparato a conoscere il termine archeologia industriale, dovremo abituarci alla archeologia residenziale: si tiene ciò che vale la pena, si butta giù il resto. Terreno che torna libero, città e paesi che respirano: non tutto il male vien per nuocere.

13 gennaio 2024, 21:56 – modifica il 13 gennaio 2024 | 21:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articolo precedenteAleksander Kilde: il drammatico incidente sulla pista di Wengen
Articolo successivoMilano: arrestati tatuatori che spacciavano droga

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui