Un uomo di 49 anni è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti della sua compagna, con la quale aveva avuto una relazione di poco più di cinque mesi. Durante la convivenza, l’uomo avrebbe minacciato di far saltare la casa e avrebbe compiuto atti di violenza fisica nei confronti della donna, come colpirla con una bottiglia, graffiarla e schiaffeggiarla. Uno degli episodi contestati è avvenuto in una stazione, dove l’uomo avrebbe spintonato la donna contro i sedili del treno. L’avvocato difensore ha cercato di sostenere la tesi che anche la donna fosse violenta nei confronti dell’imputato, ma questa versione è stata respinta dal giudice. Dal punto di vista giuridico, la difesa ha sostenuto che la relazione non rispettava i requisiti previsti dal codice penale per il reato di maltrattamenti in famiglia, ma questa argomentazione non ha convinto il giudice.

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