Gravedona: Finestrino dell’Auto Rotto, Ripreso un Giovane Vicino
Un altro atto di vandalismo si è verificato di recente a Gravedona. Più persone hanno visto un ragazzo accanto a una Fiat Panda parcheggiata dietro il piazzale dell’Iperal di Consiglio di Rumo. Poco dopo, il proprietario dell’auto ha scoperto l’amara sorpresa: un finestrino era stato rotto e alcuni oggetti erano scomparsi dall’abitacolo. Questo è accaduto nel tardo pomeriggio di sabato e le telecamere di un privato hanno immortalato il giovane accanto alla Panda. Non ci sono immagini dell’effrazione, ma il collegamento è chiaro. Si presume che il giovane faccia parte di una baby gang alla quale sono attribuite varie azioni criminali negli ultimi mesi nell’Alto Lago. La telecamera ha poi ripreso il ragazzo mentre si allontana con un altro giovane, che potrebbe aver fatto da “palo”.
L’auto è di proprietà di un villeggiante che ha presentato denuncia ai carabinieri. Il filmato potrebbe andare ad arricchire il fascicolo dei militari sugli episodi che da qualche mese stanno colpendo l’Alto Lago, presumibilmente ad opera dello stesso gruppo di giovani. Negli ultimi giorni, in particolare, sono stati registrati furti e scassi a Domaso e Dosso del Liro. Giovani sono stati notati mentre spiavano abitazioni tra Cremia e Musso. A Musso, come segnalato dal sindaco, hanno già visitato box e scantinati.
Se si esclude un furto di circa duemila euro in una proprietà privata a Domaso, le azioni compiute hanno fruttato per lo più pochi spiccioli. Tuttavia, i danni causati non sono indifferenti, come nel caso dell’auto l’altro pomeriggio o del portone della chiesa di Pozzolo a Domaso, letteralmente sfondato. Nella lunga sequela di fatti ci sono anche continue molestie nei confronti di passanti, minacciati e intimiditi per farsi consegnare denaro, e persino l’aggressione a un residente, finito in pronto soccorso perché i due autori pensavano di essere stati ripresi con il telefono.
Alla base di questo fenomeno ci sarebbe, come ormai è chiaro, un giro di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, come conferma l’eloquente scritta apparsa il mese scorso sul cofano di un’auto parcheggiata a Consiglio di Rumo (“paga la droga”). È l’apparente impunità degli autori che preoccupa e sconcerta. Come sottolineato più volte anche sui social, molti conoscono l’identità dei responsabili e l’hanno segnalata. Gli amministratori locali hanno riferito che nella baby gang vi sarebbero anche dei minorenni, il che rende ancora più difficile intervenire. Sempre sui social, non manca chi, almeno a parole, esorta a una giustizia fai da te. Questa sarebbe la soluzione più sbagliata, ma dà l’idea del livello di esasperazione raggiunto.
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