Dopo la decisione del Consiglio di Stato, i comuni di Busto Garolfo e Casorezzo, insieme al Parco del Roccolo, stanno cercando delle contromosse per contrastare il progetto della discarica di rifiuti non pericolosi nella ex cava di Casorezzo. Il Consiglio di Stato ha dato il via libera al progetto, ma è ancora difficile comprendere quali scenari si apriranno con questa decisione. Il Consiglio di Stato ha respinto tutti i ricorsi presentati dalle parti coinvolte, ma ciò che pesa di più è il rigetto dell’appello principale del parco e dei comuni. Questo rigetto ha condannato Busto Garolfo e Casorezzo a rimborsare 4.000 euro di spese legali alla Città Metropolitana di Milano e alla Solter srl. Il ricorso era stato presentato in seguito alla sentenza del Tar regionale del 3 aprile 2023, che aveva bocciato il ricorso presentato da numerosi agricoltori del Parco del Roccolo contro le nuove autorizzazioni concesse dalla Città Metropolitana di Milano per la gestione produttiva dell’ex cava e il recupero di parte dell’ambito tramite rifiuti non pericolosi. I sindaci di Casorezzo, Busto Garolfo e Canegrate (comune capofila del Plis) hanno preso atto del parere negativo del Consiglio di Stato e hanno dichiarato la volontà di valutare gli aspetti legali delle sentenze, in attesa del giudizio su un ricorso ancora pendente. In ogni caso, confermano la volontà di lottare contro un progetto dannoso per l’ambiente e per il territorio, che è stato portato avanti senza rispettare le sospensive imposte negli ultimi mesi e senza tenere conto della voce dei cittadini e delle associazioni che sostengono la battaglia per il Parco del Roccolo.

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