Carabinieri arrestano sessantenne responsabile di quattro incendi
I Carabinieri della Compagnia di Sondrio hanno arrestato un sessantenne residente a Tartano, responsabile di quattro incendi avvenuti in pieno centro abitato. L’arresto è stato eseguito in seguito all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Sondrio su richiesta della Procura di Sondrio.
Gli incendi, che hanno coinvolto due abitazioni a Tartano e Talamona e due autovetture a Morbegno e Tartano, sono stati tutti spenti grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco. Tuttavia, soprattutto nel caso dell’abitazione di Talamona, gli incendi hanno assunto proporzioni vaste e hanno rappresentato un pericolo per l’incolumità pubblica a causa della vicinanza di persone, case e vegetazione.
L’arresto è avvenuto grazie alle indagini condotte dai Carabinieri di Morbegno e Ardenno, coordinate dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Sondrio. Dopo aver accertato che i vari incendi erano stati causati dalla stessa persona, la Procura ha deciso di unire i diversi procedimenti aperti relativi ai singoli episodi delittuosi.
Fin dai primi episodi del 3 e 5 gennaio, i Carabinieri hanno lavorato incessantemente per raccogliere gli elementi che hanno portato ad accertare la natura dolosa degli incendi e ad attribuirli all’uomo ora in custodia cautelare in carcere. Le prime indagini e gli interventi dei Vigili del Fuoco hanno escluso cause accidentali, mentre l’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza ha permesso di individuare l’autovettura dell’indagato nei pressi degli obiettivi colpiti.
Ulteriori conferme sono state ottenute grazie a una perquisizione, che ha portato al rinvenimento di un dispositivo sporco di carburante nell’auto dell’indagato, probabilmente utilizzato per appiccare uno degli incendi. Inoltre, l’interrogatorio di testimoni e delle persone danneggiate dagli incendi ha permesso di ricostruire il movente, rafforzando le conclusioni degli inquirenti sull’individuazione dell’autore dei reati.
Il Giudice per le indagini preliminari ha condiviso la richiesta della Procura della Repubblica, sia per i gravi indizi di colpevolezza sia per la pericolosità dell’indagato. La custodia cautelare in carcere è stata ritenuta l’unica misura idonea a evitare la reiterazione del reato e a garantire la sicurezza degli abitanti della zona.
Il sessantenne è stato arrestato nei pressi della sua abitazione e condotto presso la Casa Circondariale di Sondrio.