Undici tifosi del Legnano colpiti da DASPO dopo gli scontri con la tifoseria ospite

Il Questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha emesso undici DASPO nei confronti di altrettanti supporters del Legnano che hanno partecipato agli scontri avvenuti durante la partita contro il Piacenza Calcio 1919 lo scorso primo novembre 2023. I disordini e le violenze si sono verificati sia contro le forze dell’ordine che contro la tifoseria ospite.

Prima dell’inizio della partita, un gruppo di tifosi del Piacenza si è diretto verso il ritrovo dei tifosi organizzati del Legnano, i “Boys Legnano 1980”, dando inizio a cori e lancio di bottiglie in direzione degli ultras locali. Le forze dell’ordine sono intervenute facendo arretrare i tifosi ospiti. Successivamente, in via Puccini, un gruppo di circa 70 tifosi del Legnano, con il volto coperto, ha attaccato le forze dell’ordine con mazze di ferro, cinghie, ombrelli e catene con lucchetti, lanciando anche bottiglie.

Il Commissariato di Legnano ha avviato un’indagine approfondita per identificare i responsabili degli scontri, visionando le riprese delle telecamere di sorveglianza dello stadio e quelle realizzate dalla Polizia Scientifica. Grazie a ciò, sono stati riconosciuti undici ultras, per i quali è stata stabilita la condotta tenuta durante gli scontri.

A seguito degli scontri, diversi agenti hanno riportato contusioni, tra cui due agenti del III Reparto Mobile della Polizia di Stato che hanno necessitato cure mediche per la gravità delle lesioni.

Il procedimento penale è stato avviato presso il Tribunale di Busto Arsizio per i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale aggravate dal fatto di aver agito in gruppo, col volto coperto e armati di cinghie e spranghe.

Dal punto di vista amministrativo, il Questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha emesso undici DASPO nei confronti dei tifosi del Legnano appartenenti ai “Boys Legnano 1980”. Cinque ultras tra i 22 e i 30 anni hanno ricevuto un divieto di accedere all’impianto sportivo e alle immediate adiacenze per un anno, altri cinque tra i 20 e i 36 anni per due anni, mentre un ultras di 47 anni ha ricevuto un divieto di cinque anni, con l’obbligo di firma per un anno presso un ufficio di polizia nei giorni in cui la squadra del Legnano giocherà una partita.

Il divieto di accesso riguarda l’area circostante lo stadio “G. Mari” durante le partite, tre ore prima dell’inizio e tre ore dopo la fine degli incontri, nonché le stazioni ferroviarie, di metropolitana e dei mezzi di superficie utilizzate dai tifosi per raggiungere lo stadio e gli esercizi pubblici presenti nei pressi. Durante le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli, nazionali e internazionali, un’ora prima, durante e un’ora dopo l’incontro, è vietato l’accesso agli impianti sportivi interessati e all’area circostante nel raggio di un chilometro.

Il divieto è esteso anche al centro sportivo dove la squadra del Legnano si allena, nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno, e ad ogni altro centro o impianto dove la squadra si raduni per gli allenamenti, la preparazione precampionato, i ritiri o le gare in trasferta, compresi i luoghi di alloggio della squadra.

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