Il Besanosauro, un rettile marino preistorico che un tempo abitava la Valceresio, è il protagonista della storia che La Varese Nascosta ci racconta oggi. Questo animale, lungo circa 8 metri, aveva una forma corporea simile a quella dei delfini. Un esemplare quasi completo, lungo 5,8 metri, è stato rinvenuto a Besano, insieme ad altri resti di dimensioni stimate tra 1 e 8 metri. Il cranio era relativamente piccolo rispetto al corpo, con un rostro allungato e sottile e orbite di circa 8 centimetri di diametro.
I denti, piccoli e conici, erano spaziati regolarmente e leggermente smussati alla punta. Come tutti gli ittiosauri, il Besanosauro aveva arti evoluti in pinne simili a pagaie. L’esemplare di Besanosaurus è stato scoperto nel 1993 nella cava del “Sasso Caldo” vicino a Besano, dai volontari del gruppo paleontologico di Besano. Il fossile, ad eccezione della punta del rostro, era interamente immerso nelle rocce circostanti e poteva essere visto solo tramite i raggi X.
È stato necessario esaminare 145 radiografie per esaminare il contenuto delle 38 lastre di roccia che racchiudevano lo scheletro. Dopo 16.500 ore di preparazione, il fossile è stato esposto nel laboratorio paleontologico del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. I preparatori hanno rimosso la roccia che racchiudeva il fossile passo dopo passo, utilizzando sabbiatrici, ceselli, aghi e uno stereo microscopio.
Le 38 lastre di roccia sono state poi ricostruite e da esse è stata creata una matrice di silicone, da cui è stato ottenuto un calco dell’esemplare originale. Attualmente, il fossile si trova nel Museo Civico di Storia Naturale di Milano, dove è possibile ammirare un calco e una ricostruzione dell’animale. Un altro calco si trova nel Museo Civico dei Fossili di Besano.
Questa descrizione è stata elaborata e semplificata senza modificare i contenuti, utilizzando le informazioni e le foto acquisite dal sito de La Varese Nascosta.