Un dentista di Biassono è stato condannato dal tribunale per aver applicato protesi dentali “sbagliate” a una paziente di Desio, causandole danni estetici e psicologici. La donna, che aveva cercato di migliorare il suo sorriso, si è invece trovata ad affrontare problemi di depressione, difficoltà nella masticazione e persino nella pronuncia dopo l’intervento. Il caso di malasanità è stato esaminato dal tribunale di Monza e coinvolgeva una società di odontoiatria con diversi centri in franchising, che successivamente è fallita, e che si appoggiava a uno studio a Biassono. Due persone sono state imputate per lesioni colpose mediche: un milanese di 63 anni e un sudanese di 40 anni, F.A. e M.A., che hanno negato le accuse. Il primo è stato condannato a 20 giorni di reclusione con sospensione condizionale della pena, ma con l’obbligo di pagare alla paziente una provvisionale di 3000 euro come risarcimento dei danni. Il secondo imputato, il milanese di 63 anni, è stato invece assolto. La sentenza è stata emessa dal giudice Gianluca Polastri e le accuse sostenute dal pubblico ministero Vincenzo Fiorillo sostengono che la donna abbia subito l’applicazione di due protesi provvisorie che si sono rivelate del tutto inadeguate, causandole forti dolori, infiammazioni e problemi nella masticazione e nella fonetica. Gli imputati avrebbero poi tentato invano di sistemare le protesi errate, omettendo di rimuoverle entro il periodo previsto di sei mesi. La paziente si è poi rivolta a un altro dentista, che è stato sentito in aula come testimone durante l’istruttoria. L’articolo completo sarà pubblicato sul Giornale di Carate in edicola a partire dal martedì 23 gennaio 2024.

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