L’inchiesta sulla presunta aggressione al lido di Bellagio, che coinvolge il consigliere comunale Toni Tufano del partito Fratelli d’Italia, è stata recentemente conclusa dalla procura di Como. Il fatto risale all’estate del 2022, quando Tufano è stato accusato di aver preso parte a una lite con un ragazzo di Milano che lavorava nella discoteca Lido di Bellagio. Durante la rissa, il ragazzo ha subito l’amputazione di una parte dell’orecchio sinistro. Tufano ha sempre negato di aver compiuto l’aggressione, ma la situazione si è complicata quando il pm Antonio Nalesso ha deciso di contestare non solo le lesioni, ma anche la “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”, un reato molto più grave. La difesa di Tufano sta portando avanti una serie di attività, ascoltando testimoni che erano presenti quella sera. Secondo l’avvocato Simone Gatto, il quadro che emerge dalle testimonianze indica che Tufano sarebbe la vittima e non l’aggressore. Tufano ha chiesto di essere interrogato dal pm Nalesso per poter chiarire la sua posizione. Solo al termine delle indagini difensive e dell’interrogatorio, il pm deciderà se proseguire o meno con le accuse. Durante le indagini è emerso che la vittima non ricorda il volto del suo aggressore a causa dell’elevato tasso di alcol nel sangue. Altri testimoni hanno confermato che il ragazzo era visibilmente ubriaco. Un collega della vittima ha riferito che il ragazzo non era in grado di lavorare e lo ha lasciato fuori dal locale, identificando poi Tufano come la persona con cui il ragazzo stava litigando. Un altro testimone ha affermato di aver visto il ferito e l’uomo con cui litigava cadere su un tavolino pieno di bicchieri di vetro, ipotizzando che il taglio all’orecchio fosse stato causato da un coccio di vetro. Tuttavia, il referto dell’ospedale di Lecco riporta che l’amputazione è stata causata da un morso. Ora spetta al pm decidere se procedere con le accuse o meno.

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