La situazione dei farmaci carenti preoccupa anche la provincia di Bergamo. Secondo l’ultima lista dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ci sono ben 3.509 medicinali che sono difficili da trovare. Questo problema riguarda i farmaci che sono usciti di produzione, quelli la cui commercializzazione è cessata o sospesa e quelli di cui si riscontra una temporanea difficoltà nell’approvvigionamento. Questa situazione crea problemi quotidiani per i pazienti, anche nella zona di Bergamo.

Un esempio di farmaco introvabile è il Visumetazone, un collirio a base di desametasone utilizzato come antinfiammatorio e decongestionante per problemi agli occhi. Secondo l’Aifa, la carenza potrebbe durare fino a novembre. Questo collirio è l’unico del suo genere e non esistono equivalenti. Esiste un unguento con lo stesso principio attivo, ma è più scomodo da utilizzare. Nonostante sia un prodotto di nicchia, è comprensibile il disagio dei pazienti. L’Aifa consiglia di rivolgersi a uno specialista o al medico di medicina generale per un trattamento alternativo.

Un altro farmaco difficile da reperire è l’Inspra, utilizzato per alcune patologie cardiache. Tuttavia, esistono diversi farmaci equivalenti che hanno la stessa efficacia e sicurezza del farmaco di riferimento. È importante dare ai cittadini questo messaggio e incoraggiarli ad accettare la sostituzione con un farmaco equivalente quando il farmaco di riferimento non è disponibile. Negli altri Paesi, l’utilizzo dei farmaci equivalenti è molto diffuso.

In conclusione, la situazione dei farmaci carenti è un problema che riguarda anche la provincia di Bergamo. È importante trovare soluzioni alternative e fidarsi dei farmaci equivalenti per garantire la continuità delle cure per i pazienti.

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