Ambrogio Crespi, fratello dell’ex sondaggista di Berlusconi, è stato condannato in via definitiva a 6 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Tuttavia, nel 2021 ha ottenuto una “grazia parziale” che ha ridotto la sua pena a 3 anni e 11 mesi e 29 giorni, permettendogli di richiedere la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali.
Il Tribunale di Sorveglianza ha deciso di concedere questa misura a Crespi, che diventerà responsabile della web tv dell’associazione di volontariato del “capitano Ultimo”, l’ex ufficiale che ha arrestato Totò Riina. Si occuperà di approfondimenti sulla legalità e collaborerà con diverse associazioni cattoliche e con la Comunità di Sant’Egidio per diffondere messaggi di legalità.
Nonostante il reato per cui è stato condannato, che di solito non permette le misure alternative al carcere, i giudici hanno valutato che Crespi ha iniziato un percorso di impegno civile nella divulgazione di messaggi contro la mafia. Inoltre, Crespi ha riconosciuto il fatto illecito in sé, anche se si è sempre dichiarato innocente riguardo al suo coinvolgimento nell’associazione mafiosa.
Un aspetto importante preso in considerazione è il risarcimento di 25.000 euro che Crespi doveva pagare alla Regione Lombardia. I suoi difensori hanno proposto che il risarcimento sia effettuato attraverso l’educazione alla legalità a livello pubblico e mediatico.
Inoltre, i giudici hanno tenuto conto delle difficoltà finanziarie di Crespi, che ha accumulato debiti a causa delle spese legali e ha presentato istanza di rientro per un ingente debito con l’erario.
In conclusione, Ambrogio Crespi ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali come misura alternativa al carcere, grazie al suo impegno nella divulgazione di messaggi contro la mafia e alla sua collaborazione con diverse organizzazioni. Ora avrà la possibilità di contribuire alla diffusione della legalità attraverso la web tv dell’associazione di volontariato del “capitano Ultimo”.