È evidente che la parte offesa in questa storia è una piccola signora dello Sri Lanka, dotata di coraggio per rompere i legami lontani e profondi con quel connazionale diventato marito, secondo l’accusa, violento e pericoloso al punto di minacciarla in passato di tagliarle le mani. Nonostante la possibilità che mettesse soldi nelle macchinette mangiastipendi, ciò non giustifica le gravi accuse di averla picchiata e minacciata, tanto da farla scappare di casa e cercare aiuto in un centro per donne maltrattate.

Ma a parte questo, durante l’udienza di martedì al Tribunale di Varese, si è vissuto un piccolo mistero degno dei migliori film di “Jessica Fletcher” (senza omicidi, ovviamente). Come testimone a favore dell’imputato, è stata ascoltata una signora anziana e facoltosa di Varese, di 81 anni, accompagnata da un’assistente fino alla porta del tribunale e con il bastone fino alla sedia dei testimoni. L’anziana ha raccontato la storia della parte offesa.

La donna che ha denunciato il marito lavorava come domestica nella residenza varesina dell’anziana, dal 2006 al 2010, conquistando evidentemente la fiducia della coppia che l’aveva assunta per gestire la casa. L’anziana ha spiegato di essere stata vittima di un furto strano, ossia la scomparsa contemporanea di 2.000 euro in contanti da una cassaforte aperta senza segni di effrazione, oltre al vero “tesoro” nascosto dal marito in soffitta: chi poteva conoscere questi posti segreti? E la combinazione per aprire la cassaforte?

Tutto ciò è stato incluso in una denuncia presentata dalla donna contro ignoti: nessun sospetto, nessun nome menzionato nei verbali, solo il racconto in aula di questo piccolo mistero ancora irrisolto che riguarda “oggetti di valore assolutamente considerevole”. “La signora”, ha spiegato l’anziana testimone parlando della parte offesa, “mi aveva chiesto dei soldi per un viaggio improvviso nel suo paese d’origine, lo Sri Lanka, soldi che le ho prestato. Ma me li ha restituiti integralmente”. Ora il processo si avvia alla fase finale, sarà necessario un interprete (atteso oggi ma impossibilitato a raggiungere il tribunale) e poi si saprà la sentenza della Corte.

La verità legale sarà svelata, ma per quanto riguarda il tesoro dell’anziana di Varese, il mistero rimane.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui