Tagli diffusi di alberi a Canegrate: una scelta necessaria per la sicurezza pubblica

Nelle aree verdi di Canegrate, così come in molti altri comuni, si ripetono i tagli diffusi di alberi, boschetti e filari. Basta dare uno sguardo intorno per vedere operai muniti di motoseghe che in una mattina radono al suolo ciò che la natura ha impiegato anni e decenni a far crescere. Eppure, si parla di inquinamento, di emergenza climatica, di tutela dell’ambiente. Ma per tacitare la coscienza, qualcuno mette a dimora delle piantine che, purtroppo, spesso seccano e muoiono nel giro di una stagione perché abbandonate a se stesse. Speriamo che dietro questi abbattimenti ci siano delle ragioni fondate.

Un esempio di questa situazione si trova a Canegrate, dove per tutelare la sicurezza pubblica si dovranno rimuovere gli alberi ai lati di via Fratelli Bandiera, in direzione di Parabiago. Si tratta di una scelta dolorosa ma necessaria, come afferma il Comune. Gli agronomi di Amga, incaricati di censire il patrimonio arboreo, hanno classificato queste piante come ad alto rischio. Si tratta di robinie che presentano cedimenti alla base, degradazioni interne del legno e carie irreversibili nel tronco e nei rami. Non è possibile curarle e la perizia ha confermato la propensione al cedimento, il che significa che queste piante potrebbero cadere improvvisamente su passanti, auto, ciclisti… Pertanto, nei prossimi giorni, una ditta specializzata provvederà alla loro rimozione per garantire la sicurezza di tutti.

Tuttavia, l’amministrazione comunale ha ribadito che non si limiterà all’abbattimento degli alberi, ma si impegnerà anche nella riqualificazione delle aree verdi pubbliche. Già nel mese di febbraio, verranno messe a dimora 64 nuove piante nell’area tra le vie Toti e Bellini. Si tratta di liquidambar, tigli, liriodendron (alberi dei tulipani) e gelsi, oltre ad arbusti a macchia. Sono in fase di studio anche i progetti per le piantumazioni nel giardino pubblico di via Garibaldi, nel bioparco di via Toti, nei giardini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Per questi ultimi due progetti, la scuola sarà coinvolta nella progettazione. Anche le aree verdi di via Bologna e via Terni, vicino al centro sportivo, saranno oggetto di valutazioni per interventi di riqualificazione e rimboschimento. L’obiettivo è che queste nuove piante non facciano la stessa fine della piantagione del Progetto Forestami, ridotta a un misero intrico di sterpaglie e arbusti seccati.

In conclusione, i tagli diffusi di alberi possono sembrare un duro colpo per l’ambiente, ma in alcuni casi sono necessari per garantire la sicurezza pubblica. Tuttavia, è importante che queste azioni siano seguite da un impegno reale nella riqualificazione e nella cura delle aree verdi, al fine di preservare il nostro patrimonio arboreo e garantire un ambiente sano e piacevole per tutti.

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