Un caso di truffa sembra aver coinvolto la Croce Lodigiana, un’organizzazione non profit che si occupa del trasporto dei dializzati agli ospedali di Casalpusterlengo e Lodi. Secondo le indagini condotte dalla guardia di finanza e dalla procura della Repubblica di Lodi, la Croce Lodigiana avrebbe ricevuto pagamenti gonfiati dall’Asst di Lodi per un importo totale di 29.186,46 euro rispetto a quanto dovuto secondo i tariffari regionali. Nel periodo compreso tra gennaio 2019 e settembre 2021, l’azienda ospedaliera del Lodigiano ha versato alla Onlus di Santo Stefano Lodigiano, responsabile del servizio di trasporto dialisi, un totale di 114.653 euro.

L’unico indagato in questa vicenda è un quarantenne di nome S.C., che secondo i testimoni sarebbe “il responsabile dei volontari”. L’uomo ha deciso di affrontare il processo per difendersi, con l’assistenza legale dell’avvocato Giovanni Capelli di Piacenza. L’ipotesi di reato contestata è quella di truffa finalizzata al conseguimento di contributi da enti pubblici.

Questa vicenda mette in luce l’importanza di una corretta gestione dei fondi pubblici destinati alle organizzazioni non profit. È fondamentale che i pagamenti vengano effettuati secondo le tariffe stabilite e che venga garantita la trasparenza nella gestione dei fondi. Solo così si può evitare che si verifichino casi di malversazione o truffa, che danneggiano non solo l’ente pubblico coinvolto, ma anche l’immagine delle organizzazioni non profit in generale.

È auspicabile che le indagini in corso possano fare chiarezza sulla vicenda e, se confermati i sospetti, vengano presi provvedimenti adeguati nei confronti dei responsabili. Allo stesso tempo, è importante che le istituzioni coinvolte rafforzino i controlli e le procedure per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro. Solo così si potrà garantire una gestione corretta e trasparente dei fondi destinati alle organizzazioni non profit, che svolgono un ruolo fondamentale nella società.

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