Inseguimento di 40 minuti tra il Pavese e il Lodigiano: 18enne condannato a 4 mesi di reclusione

Un giovane di 18 anni, di nazionalità italiana ma di famiglia romena, residente a Sant’Angelo Lodigiano, è stato condannato a 4 mesi di reclusione in primo grado per resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato due settimane fa, quando il giovane, insieme a un amico ancora minorenne, è stato inseguito per 40 minuti dalle pattuglie dei carabinieri. L’inseguimento si è concluso con uno schianto contro un cordolo della rotatoria della provinciale 235 alle porte di Sant’Angelo Lodigiano. Nonostante la condanna, il giovane ha beneficiato della sospensione condizionale della pena grazie all’assenza di precedenti penali e gli sono stati revocati gli arresti domiciliari.

Tuttavia, il giovane dovrà affrontare un secondo processo per l’accusa di ricettazione. Infatti, la Fiat Panda su cui il 18enne si era sottratto all’alt, intimato da una pattuglia di Chignolo Po, era stata rubata la sera precedente a Sant’Angelo. Sarà quindi necessario attendere il secondo giudizio per determinare la sua responsabilità in merito a questo reato.

L’episodio ha destato preoccupazione nella comunità locale, in quanto si tratta di un comportamento pericoloso e illegale. È importante che i giovani comprendano le conseguenze delle loro azioni e si rendano conto che mettere a rischio la propria vita e quella degli altri non è mai giustificabile. Si spera che questo caso serva da monito per tutti i giovani, affinché evitino di commettere azioni illegali e mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella degli altri.

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