Misure antismog attivate in Lombardia: limitazioni alla circolazione e al riscaldamento

La Regione Lombardia ha deciso di intervenire per contrastare l’innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico nelle province di Pavia, Milano, Bergamo, Lodi, Monza e Cremona. A partire da oggi, martedì 30 gennaio 2024, saranno attive misure temporanee antismog che prevedono il divieto di circolazione per i motori diesel e benzina più vecchi e una limitazione nell’utilizzo dei riscaldamenti a legna.

La decisione è stata presa a causa del costante superamento dei livelli di particolato fine PM10, che rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica. Nelle province di Monza e Cremona si registra il settimo giorno consecutivo di superamento dei limiti, mentre a Pavia, Milano e Bergamo si contano sei giorni di superamento e cinque nella provincia di Lodi.

Le restrizioni si basano su un sistema a due livelli: nelle province di Monza e Cremona, dove la situazione è più critica, saranno attivate misure temporanee di secondo livello, che includono il divieto di utilizzo dei generatori a legna per il riscaldamento domestico, tranne in presenza di impianti alternativi di classe emissiva fino a 4 stelle.

Per le province di Milano, Bergamo, Pavia e Lodi, dove il superamento dei limiti ha raggiunto il sesto o quinto giorno consecutivo, saranno attivate misure temporanee di primo livello, che includono lo stop ai motori più vecchi.

Le misure prevedono anche il divieto di combustioni e di accensione di fuochi all’aperto in tutti i comuni delle province coinvolte. Nei comuni con più di 30.000 abitanti è prevista una limitazione alla circolazione per i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio nella fascia oraria 7.30-19.30.

Rispetto alle misure permanenti, le limitazioni si applicano anche nei giorni di sabato e domenica e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali, anche se dotati di FAP, e i veicoli Euro 0 e 1 a GPL e metano.

È importante sottolineare che anche gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti a limitazioni temporanee della circolazione come gli altri veicoli inquinanti, fino alla disattivazione delle stesse.

Per quanto riguarda il riscaldamento, in tutti i comuni delle province coinvolte è vietato mantenere temperature superiori a 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali. È inoltre vietato utilizzare generatori a legna per il riscaldamento domestico, ad eccezione di quelli con impianto alternativo di classe emissiva fino a 3 stelle nel primo livello e fino a 4 stelle nel secondo livello.

Infine, riguardo all’agricoltura, è vietato spandere gli effluenti di allevamento, le acque reflue, i digestati, i fertilizzanti e i fanghi di depurazione in tutti i comuni delle province coinvolte, salvo iniezione e interramento immediato.

Queste misure temporanee sono necessarie per contrastare l’inquinamento atmosferico e tutelare la salute pubblica, ma è fondamentale che tutti i cittadini e le imprese collaborino nel rispetto delle restrizioni per ridurre l’emissione di sostanze inquinanti nell’aria. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

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