I figli di Silvio Berlusconi si costituiscono parte civile nel processo di tentata estorsione nei confronti di Giovanna Rigato. Il processo, che si svolge a Monza, era stato bloccato a causa dell’assenza di Berlusconi per motivi di salute, ma ora i suoi eredi si sono presentati in aula. Rigato è accusata di aver cercato di estorcere un milione di euro a Berlusconi, affermando di aver subito danni di immagine a causa del processo Ruby. La donna ha sempre negato le accuse. Durante l’udienza precedente, è stato sentito un amico di Rigato, un analista finanziario, che ha dichiarato di aver redatto una proposta di rateizzazione del risarcimento per conto della donna. Tuttavia, l’incontro con Berlusconi non si è mai realizzato. L’analista ha affermato che aveva proposto di effettuare un prestito, da accreditare sui suoi conti a Londra, per aiutare Rigato a recuperare i soldi. Berlusconi, tuttavia, ha denunciato la donna per tentata estorsione. Il processo riprenderà il 17 aprile con l’audizione di altri testimoni.

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