Da oggi la Brianza è più vicina alla Svizzera. Grazie all’aggiornamento dell’accordo italo-svizzero stipulato pochi mesi fa, tutti i residenti della Brianza che lavorano in Svizzera, in particolare nei Cantoni dei Grigioni, del Ticino o del Vallese, possono essere considerati “frontalieri”. Questo status comporta delle conseguenze fiscali, ovvero una riduzione delle tasse da pagare.
La notizia è stata ufficializzata dal presidente della Provincia di Brianza, Luca Santamborgio, che ha commentato l’incremento dei Comuni frontalieri: “I Comuni frontalieri sono aumentati, si tratta di un incremento deciso e importante”.
I Comuni “fortunati” sono Briosco, Giussano, Veduggio con Colzano, Cogliate, Barlassina, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda e Misinto. I lavoratori di queste amministrazioni pagheranno meno tasse e i Comuni di residenza riceveranno maggiori rimborsi. Questo è previsto dagli accordi tra Italia e Svizzera, che prevedono una quota della tassazione applicata ai frontalieri per i Comuni di residenza.
Il nuovo accordo, che sostituisce quello del 1974, migliora significativamente la regolamentazione sull’imposizione dei lavoratori frontalieri. Dopo l’entrata in vigore dell’accordo lo scorso 1 gennaio, il Dipartimento federale delle finanze ha adeguato l’ordinanza sull’imposta alla fonte per quanto riguarda l’imposizione dei lavoratori frontalieri italiani.
Questo aggiornamento dell’accordo è una buona notizia per i lavoratori frontalieri della Brianza, che potranno godere di vantaggi fiscali e per i Comuni di residenza, che riceveranno maggiori rimborsi. Si tratta di un passo avanti nella collaborazione tra Italia e Svizzera, che porterà benefici sia ai lavoratori che alle amministrazioni locali.