Brescia. Identificato il primo caso della variante Kraken del Covid-19 presso l’Ospedale Civile. Si tratta della variante XBB.1.5, individuata dal laboratorio di microbiologia dell’ospedale cittadino. Non c’è motivo di allarmarsi, come spiegato dagli esperti. Nei giorni scorsi sono stati segnalati altri due casi in Lombardia, a Como e Monza. La variante XBB.1.5, caratterizzata dalla mutazione S486P nella proteina spike, ha dimostrato un’importante capacità di diffusione negli Stati Uniti rispetto alle varianti circolanti, ma al momento non ci sono evidenze di una maggiore gravità dell’infezione. Durante la sorveglianza settimanale per il sequenziamento del Covid, sono stati individuati due casi della variante XBB.1.5 in Lombardia, ribattezzata “Kraken”, come dichiarato dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso. La variante è stata considerata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) come una variante con meno evidenze di impatto rispetto a quelle già presenti sul territorio. Attualmente in Lombardia non ci sono evidenze di un aumento della gravità della malattia né della sua trasmissibilità. I vaccini continuano ad essere efficaci anche contro questa nuova variante. I sintomi della variante Kraken sono sostanzialmente gli stessi dell’influenza stagionale: mal di gola, tosse, raffreddore, stanchezza, dolori muscolari e articolari. Questa sintomatologia è comune alle varianti precedenti, come Cerberus e Gryphon. La differenza sembra essere nella capacità di Kraken di resistere maggiormente alle difese immunitarie sviluppate e di eludere gli anticorpi, che non riescono a fornire una protezione completa.

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