“Difendiamo l’area verde di rigenerazione naturale nell’ex Lombarda Petroli di Villasanta” è l’appello lanciato dal Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) insieme al Comitato Oasi del Sole di Villasanta. Questo comunicato stampa è stato rilasciato per difendere le scelte messe in atto dall’Amministrazione di centrosinistra di Villasanta, che è stata giudicata da Luca Ornago. La situazione riguardante l’ex Lombarda Petroli è complessa e merita di essere analizzata nel dettaglio.

L’area ex Lombarda Petroli di Villasanta, che copre una superficie di 150.000 metri quadrati, è stata teatro di uno dei più gravi disastri ambientali in Italia nel 2010, accertato successivamente dalla Magistratura come di natura dolosa. Da allora si è sviluppata una complicata vicenda che va spiegata. Attualmente, siamo di fronte a un fallimento gestito da un curatore che si occupa della procedura e dell’amministrazione del patrimonio dell’imprenditore fallito, la cui maggior parte dei creditori sono enti pubblici. Finora, la curatela del fallimento non è riuscita o non ha voluto mettere all’asta il patrimonio, come avviene di solito in queste situazioni, per poi ripagare i creditori con il ricavato. È presumibile che ciò non sia stato fatto perché il valore attuale dell’area è inferiore alle somme da risarcire ai creditori e quindi si è preferito cercare di valorizzare l’area per farla acquistare a un valore superiore. Per ottenere questo risultato, si è chiesta più volte una riduzione di 28.000 metri quadrati della superficie libera, con l’obiettivo di ampliare la zona edificabile di 20.000 metri quadrati. In questa intricata situazione sono stati avviati vari ricorsi legali, uno dei quali riguarda proprio l’area non trasformabile.

Il comunicato stampa affronta anche il tema della bonifica dei serbatoi della ex Lombarda Petroli. Attualmente ci sono circa una ventina di contenziosi giudiziari in corso, alcuni dei quali creati solo per rallentare il processo di bonifica avviato dal Comune, grazie anche alle relazioni complesse con la Regione Lombardia. Per la bonifica sono disponibili risorse economiche che possono arrivare fino a 7 milioni di euro, compresi i fondi del Pnrr. Tuttavia, la curatela fallimentare si oppone alla bonifica poiché, con la bonifica effettuata dalla Regione, quest’ultima ha la facoltà di addebitare i costi alla proprietà. La proprietà, però, non può far fronte al pagamento e potrebbe quindi essere espropriata per un valore corrispondente. La strategia della curatela è quindi quella di aumentare il valore immobiliare dell’area ex Lombarda Petroli, riducendo i più di 60.000 metri quadrati di terreno non trasformabile previsti dal Piano di Governo del Territorio (PGT) di Villasanta e contemporaneamente aumentando la superficie edificabile. Questa operazione, secondo noi, è inaccettabile, ma è considerata necessaria per trovare un acquirente per l’area, che si assuma anche gli oneri della bonifica.

A dicembre 2023, è stata emessa una sentenza del Consiglio di Stato in merito alla causa intentata dalla curatela fallimentare contro l’amministrazione di Villasanta riguardo alla quantificazione di 90.000 metri quadrati destinati a usi collettivi, tra cui i noti 60.000 metri quadrati non trasformabili. La sentenza lascia comunque all’amministrazione la facoltà di determinare questa destinazione, purché venga fornita una “motivazione adeguata”. Attualmente, il Comune sta lavorando a una variante del PGT per fornire questa motivazione. Dopo questa sentenza, la curatela, insieme ad altri soggetti imprudenti, ha proposto la realizzazione di un fantomatico hub ferroviario, insieme ad altre ipotesi strabilianti. Questi suggerimenti vengono gettati nell’arena senza una seria valutazione dell’utilità e della redditività, senza considerare il complesso iter e la necessità di una verifica di fattibilità e senza uno studio approfondito sulla viabilità e sul traffico merci che un simile progetto richiederebbe. Questo progetto dovrebbe essere contemplato in un piano d’area che coinvolga enti, aziende ferroviarie, istituzioni e investitori, tenendo conto anche dell’opinione dei cittadini. È un’idea che non è nuova e che è simile a quella presentata nel 2004 dalla Ex Dogana di Concorezzo e che, come allora, non ha basi operative solide.

I gruppi che hanno firmato l’appello ritengono che sia prioritario e indispensabile procedere immediatamente alla bonifica dell’area e che sia necessario tutelare il verde che si sta già rigenerando come forma di risarcimento per il disastro subito dalla comunità nel 2010. Sottolineano inoltre che le soluzioni proposte per le altre parti dell’area devono essere valutate seriamente per verificarne la fattibilità. È importante confermare una parte consistente dell’area ex Lombarda Petroli come zona verde, evitando una cementificazione sconsiderata. La trasformazione in un parco di cintura urbana, partendo proprio dalla porzione verde prevista dal PGT comunale, consentirebbe di ampliare il corridoio ecologico già in atto.

In conclusione, è fondamentale difendere l’area verde di rigenerazione naturale nell’ex Lombarda Petroli di Villasanta e impedire una cementificazione indiscriminata. È necessario procedere alla bonifica dell’area e valutare attentamente le soluzioni proposte per il futuro sviluppo dell’area. La tutela dell’ambiente e la partecipazione dei cittadini sono fondamentali per prendere decisioni consapevoli e sostenibili.

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