Per la Provincia di Brescia, è fondamentale intervenire sul suolo agricolo al fine di non perdere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Recentemente è stato approvato il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione dei reflui civili nei comuni di Remedello, Acquafredda, Isorella e Visano. Questo intervento è stato reso necessario a seguito di procedure di infrazione europea, che avrebbero potuto comportare gravi sanzioni se non fosse stato progettato e realizzato tale impianto.

L’area scelta per la localizzazione del nuovo impianto è adiacente a quella occupata dall’impianto di depurazione dei reflui zootecnici di Visano, realizzato negli anni 2000 e gestito dalla società Vstr Scarl. Tuttavia, a causa di inadempimenti da parte del gestore, l’impianto è stato sequestrato e non è mai stato riattivato. Attualmente, la Provincia di Brescia è coinvolta in una causa legale con Vstr Scarl, che ha chiesto un risarcimento danni di settanta milioni di euro.

Nonostante l’area sia attualmente sotto la supervisione e manutenzione della Provincia, è ancora oggetto di contenzioso e non è stato ancora presa una decisione definitiva. La Provincia di Brescia ha inserito questa area nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni con l’obiettivo di valorizzarla, ad esempio, attraverso la creazione di un parco fotovoltaico. Tuttavia, a causa del contenzioso in corso, è preferibile intervenire sul suolo agricolo per non perdere gli investimenti dei fondi Pnrr, che devono essere completati entro marzo 2026.

La Consigliera al Patrimonio, Daniela Edalini, ha dichiarato che investire 11 milioni di euro dei fondi Pnrr per salvaguardare i comuni in infrazione europea è una scelta necessaria. Sebbene sarebbe stato preferibile utilizzare l’area limitrofa già occupata dall’impianto di depurazione zootecnica, la presenza del contenzioso rende questa opzione incerta. Pertanto, è più sicuro intervenire sul suolo agricolo per non perdere i finanziamenti.

In conclusione, la Provincia di Brescia ha deciso di intervenire sul suolo agricolo per la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione dei reflui civili. Nonostante l’area scelta sia attualmente coinvolta in un contenzioso legale, è fondamentale non perdere i fondi del Pnrr e completare tutte le opere entro marzo 2026.

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