L’atteso intervento chirurgico di Nicolò Maja è finalmente avvenuto presso l’ospedale di Circolo di Varese. Il giovane è stato sottoposto a un delicato intervento alla testa, che rappresenta l’ultima grande operazione che ha dovuto affrontare. Il nonno Giulio Pivetta, visibilmente sollevato, ha dichiarato che questa è una buona notizia per la famiglia, che ha affrontato un percorso complicato da quando Alessandro Maja ha ucciso sua moglie e ferito gravemente Nicolò. L’intervento è andato bene e Nicolò sta bene. Il ragazzo, che è un grande appassionato del team di calcio siciliano Palermo, ha illuminato la stanza con il suo sorriso e la sua voglia di parlare. Ora, il suo obiettivo è recuperare tutta l’autonomia necessaria per poter tornare a volare, un sogno che aveva prima dell’incidente. La famiglia è pronta a supportarlo nel suo futuro autonomo. Nel frattempo, prosegue il processo legale in cui Alessandro Maja è stato condannato all’ergastolo in primo grado. Il processo in Appello inizierà il 14 febbraio e i difensori del padre stanno invocando l’infermità mentale e chiedendo una seconda perizia psichiatrica. Il nonno Giulio ha rivelato che Alessandro Maja ha dichiarato di aver tentato il suicidio due volte prima dell’omicidio, ma la famiglia si augura che venga confermata la condanna all’ergastolo, in modo da ottenere giustizia per la perdita di Giulia e Stefania. Nicolò, al momento della sentenza, ha indossato con orgoglio una maglietta con i volti di sua madre e sua sorella, dichiarando che l’ergastolo è una sentenza giusta e che non ci sarà mai perdono.

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