I funerali di Riccardo Vinci, il giovane di 16 anni morto nell’incidente di Lissone, hanno avuto luogo nella chiesa di Macherio, completamente gremita. Il piccolo comune brianzolo è avvolto dal dolore e dalla tristezza. Centinaia di amici, compagni di scuola e conoscenti del giovane Ricky indossavano magliette con la scritta “Vivi quanto vuoi, tanto muori quando devi”. Davanti alla chiesa, palloncini bianchi e una folla in lacrime, insieme ad una distesa di moto, la grande passione del ragazzo. L’umore a Macherio è cupo e incolmabile, con il suono dei singhiozzi che si mescola al silenzio pesante della perdita. La notizia della morte di Riccardo ha colpito la comunità come un fulmine a ciel sereno, portando con sé una profonda sensazione di vuoto. Riccardo era uno studente vivace, pieno di passione e gioia di vivere. Il suo volto sorridente e gli occhi pieni di speranza rimarranno impressi nei ricordi di coloro che hanno avuto la fortuna di condividere momenti speciali con lui. La sua giovinezza, caratterizzata da entusiasmo e vitalità, rende ancora più difficile accettare la sua prematura scomparsa. La famiglia Vinci, distrutta dal dolore, piange la perdita di un figlio, di un fratello, di un membro insostituibile. Il dolore si riflette nei loro occhi, nei loro gesti e nell’abbraccio consolatorio di chi cerca di alleviare il peso di questa tragedia incolmabile. Il padre, la madre, il fratello e la sorella minore sono tutti uniti nel dolore, cercando di trovare conforto l’uno nell’altro. È un dramma condiviso da tutta la comunità di Macherio. Le espressioni di cordoglio affollano i social media e le conversazioni di ogni angolo del paese. Il ricordo di Riccardo, della sua allegria contagiosa e della sua vitalità, è il tesoro che la comunità cercherà di custodire, anche se il vuoto della sua assenza sarà difficile da colmare.
