Brescia. Il livello di polveri sottili a Brescia è alle stelle e, nonostante la Regione non abbia adottato il blocco del traffico, come invece avvenuto per altre città lombarde, la situazione potrebbe portare all’applicazione di restrizioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti. Secondo i dati di Arpa Lombardia, la media delle Pm10 nelle centraline bresciane ha superato la soglia di 50 microgrammi al metro cubo per sei giorni consecutivi e, questo lunedì, si attende la decisione in merito. La tolleranza per i superamenti dei limiti di inquinanti è di cinque giorni consecutivi, dopodiché scattano le misure antismog che restano in vigore temporaneamente, ovvero quando per due giorni consecutivi i valori rientrano nel limite o per un giorno con previsioni meteorologiche sfavorevoli all’accumulo degli inquinanti. Nel caso in cui dovessero essere applicate le misure di limitazione al traffico, queste sarebbero in vigore tutti i giorni, dalle 7.30 alle 19.30, per tutti i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi tipo di alimentazione e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio. Il sabato e la domenica, le restrizioni si applicherebbero anche ai veicoli Euro 4 diesel commerciali, anche se dotati di FAP, e ai veicoli Euro 0 e 1 a Gpl e metano. In merito alla situazione di smog a Brescia, il Ministero dell’Ambiente ha risposto alle osservazioni presentate da Europa Verde Brescia, rigettando la richiesta di intervento dopo un episodio di grave superamento dei limiti di PM10, PM2,5 e NO2 nell’agglomerato di Brescia, motivando la decisione con il fatto che “la qualità dell’aria attualmente non è considerata una risorsa naturale oggetto di tutela”. Europa Verde sta valutando un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.