Inquinamento atmosferico: misure attive in alcune province italiane
L’inquinamento atmosferico continua a essere una problematica attuale e preoccupante in diverse parti d’Italia. In provincia di Lecco e nel territorio di Mantova sono ancora attive le misure di primo livello, mentre nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona sono state confermate le limitazioni di secondo livello.
Tuttavia, c’è una buona notizia per le province di Milano e Monza, dove l’allarme è terminato e le misure sono state disattivate a partire da mercoledì. Queste due province hanno registrato per il secondo giorno consecutivo medie di PM10 inferiori al limite consentito.
Le misure di primo livello prevedono il divieto di combustione e di accensione di fuochi all’aperto. Nei comuni con più di 30.000 abitanti, è inoltre limitata la circolazione di tutti i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione, nonché dei veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio, nella fascia oraria compresa tra le 7.30 e le 19.30. Queste limitazioni si applicano anche nei giorni di sabato e domenica e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali, anche se dotati di FAP, e i veicoli Euro 0 e 1 a GPL e metano. Gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti alle stesse limitazioni temporanee di circolazione dei veicoli inquinanti, fino alla loro disattivazione.
In tutti i comuni è inoltre vietato tenere temperature superiori ai 19 gradi e utilizzare generatori a legna per il riscaldamento domestico, a meno che non si abbia un impianto alternativo di classe fino a tre stelle.
L’inquinamento atmosferico rappresenta una minaccia per la salute pubblica e per l’ambiente. È importante che tutti i cittadini, le istituzioni e le aziende si impegnino attivamente per ridurre le emissioni inquinanti e adottare comportamenti sostenibili. Solo attraverso un’azione collettiva è possibile contrastare efficacemente questo problema e garantire un futuro migliore per le generazioni future.
