Il ritorno delle condizioni meteorologiche imposte dall’anticiclone sta causando un accumulo di inquinanti nell’aria. La qualità dell’aria nell’Alto Milanese è migliorata rispetto a gennaio grazie a diverse misure anti smog e ai cambiamenti del tempo. Le piogge del weekend hanno contribuito a migliorare l’aria che respiriamo.
Ad esempio, il 12 febbraio a Legnano la qualità dell’aria è stata classificata come mediocre con livelli di PM10 compresi tra 16,9 e 105,6 microgrammi/metri cubi e livelli di PM2.5 tra 15,3 e 101,6 microgrammi/metri cubi. A Rho, la situazione è peggiore con livelli di PM10 tra 26,5 e 104,1 microgrammi/metri cubi e livelli di PM2.5 tra 25 e 101 microgrammi/metri cubi.
Purtroppo, nei prossimi giorni la qualità dell’aria peggiorerà nuovamente a causa del ritorno dell’anticiclone, che porterà stabilità, assenza di pioggia e scarsa ventilazione, favorendo così l’accumulo di inquinanti. Questa situazione è ben nota agli abitanti della Pianura Padana e dell’Alto Milanese, soprattutto durante la seconda parte dell’inverno.
Monitorare la qualità dell’aria è importante non solo per l’ambiente, ma anche per la salute umana. Le polveri sottili sono un grave problema per la salute e possono causare malattie respiratorie, cardiovascolari, neurodegenerative e favorire lo sviluppo di tumori. Secondo un rapporto di Legambiente sulla qualità dell’aria in Lombardia, in Italia ci sono 47.000 morti premature all’anno a causa del PM2.5. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare una media annua di 15 microgrammi/metri cubi per le polveri sottili.
Emmanuele Occhipinti, appassionato di argomenti naturalistici e culturali, studia Scienze dell’Ambiente e della Natura ed è collaboratore di diverse riviste online che gli permettono di ampliare i suoi interessi.
