Quest’inverno, fino a gennaio, l’80% delle merci a Malpensa ha subito significativi ritardi. Di fronte alle nuove tensioni sul fronte del lavoro, con lo sciopero a oltranza di cinque giorni della settimana scorsa, l’Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree ha chiesto un provvedimento drastico: un blocco di 48 ore per “resettare” il sistema e smaltire quanto si è accumulato.

Il presidente di Anama, Alessandro Albertini, ha sottolineato che i ritardi danneggiano la competitività e aumentano i costi per le imprese italiane. Ha parlato anche di problemi infrastrutturali, come la mancanza di investimenti nella Cargo City e la scarsa qualità dei servizi. Gli scioperi del personale di magazzino hanno ulteriormente complicato la situazione.

Secondo i dati di Fedespedi, Malpensa ha registrato una flessione del traffico cargo, inserendosi in un quadro difficile per il settore aereo nazionale. Le spedizioni in arrivo a Malpensa hanno subito ritardi superiori al 50% rispetto ai tempi previsti.

Anama ha proposto un piano emergenziale per ripristinare l’operatività dell’aeroporto, inclusi blocchi temporanei del cargo aereo o degli handler Alha ed MLE. Gli operatori di handling hanno espresso ottimismo riguardo allo smaltimento dell’arretrato.

La proposta di Anama prevede anche lo spostamento del traffico su altri handler o aeroporti nazionali per ridistribuire le operazioni. Il presidente Albertini ha chiesto un tavolo con tutti gli stakeholder per definire nuovi modelli di business e regole trasparenti per il mercato.

La situazione critica del settore cargo a Malpensa richiede interventi urgenti per proteggere la competitività delle imprese italiane e garantire l’occupazione nel settore del trasporto aereo.

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