Sabato scorso Milano ha deciso di revocare le misure anti-smog, poiché la qualità dell’aria è migliorata nelle ultime 48 ore. Tuttavia, a Pavia e in altre province limitrofe come Cremona, Lodi e Mantova, le restrizioni sono ancora attive a causa del superamento dei livelli di inquinanti, in particolare del Pm10. A Pavia città, ad esempio, si sono registrati 26 superamenti dei limiti di 50 milligrammi per metro cubo, quando le regole europee ne prevedono al massimo 35. Secondo Legambiente, si tratta del peggior inverno dal 2017 per quanto riguarda gli sforamenti degli inquinanti.
Le limitazioni al traffico riguardano Pavia città, Vigevano e altri 12 comuni dell’hinterland pavese. Sono vietati i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio nella fascia oraria 7.30-19.30. Anche i veicoli commerciali Euro 4 diesel e i veicoli Euro 0 e 1 a Gpl e metano sono coinvolti nelle restrizioni. Inoltre, è previsto il limite massimo di 19 gradi per i riscaldamenti e il divieto di spandere acque reflue, digestati, fertilizzanti e fanghi di depurazione in agricoltura.
Le previsioni meteorologiche sono ottimistiche e indicano un abbassamento dei livelli di inquinanti grazie alle correnti d’aria e alle piogge delle ultime ore. L’Arpa ha definito l’attuale situazione come un “episodio critico, ma tipico di questo periodo”, causato dalle condizioni geografiche della pianura Padana che favoriscono la stagnazione degli inquinanti. Sembra quindi che presto la situazione possa migliorare, dando respiro all’ambiente e ai cittadini colpiti da questa emergenza.