I lavoratori dello stabilimento Moreschi di Vigevano sono pronti ad affrontare una dura battaglia per difendere i propri posti di lavoro. Dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento e i conseguenti licenziamenti di 59 dipendenti, gli operai hanno deciso di organizzare un presidio quotidiano davanti ai cancelli della fabbrica. Inoltre, si parla anche di uno sciopero a oltranza di un’ora al giorno.

I sindacati hanno respinto i licenziamenti annunciati dall’azienda e si sono dichiarati disponibili a intraprendere una trattativa per salvaguardare i posti di lavoro e mantenere lo stabilimento a Vigevano. L’azienda, oltre ai licenziamenti, ha espresso l’intenzione di trasferire i lavoratori rimanenti in un’altra sede e vendere l’immobile di via Cararola.

I sindacati ricordano che già in passato l’azienda aveva effettuato una procedura di licenziamento collettivo e che la nuova proprietà ha utilizzato gli ammortizzatori sociali, sospendendo i dipendenti e scaricando i costi sulla collettività. Nonostante ciò, non è riuscita a mantenere la piena occupazione nemmeno negli ultimi mesi.

L’assemblea dei lavoratori ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di coinvolgere le istituzioni politiche, a partire dalla giunta comunale di Vigevano, per cercare una soluzione al problema. I lavoratori si oppongono alla chiusura dello stabilimento e chiedono il sostegno della comunità e delle istituzioni per difendere i propri diritti e il proprio lavoro.

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