Veterinarian at pig farm observing livestock and checking their health.

La peste suina africana continua a diffondersi sempre di più nei territori italiani, con nuove misure di protezione che coinvolgono anche i Comuni del Lodigiano e del Piacentino. L’Unione Europea ha stabilito che alcune aree debbano essere considerate zona di restrizione, nonostante non siano stati identificati casi accertati della malattia. Questo significa che è necessario mettere in atto delle misure di contenimento, soprattutto per quanto riguarda la diffusione del cinghiale.

I Comuni interessati da queste nuove restrizioni sono Guardamiglio, Senna Lodigiana, Orio Litta, Ospedaletto Lodigiano, San Rocco al Porto e Somaglia nel Lodigiano, e Carpaneto Piacentino, Cadeo, Castell’Arquato, Fiorenzuola D’Arda, Piacenza, Pontenure e Vernasca nel Piacentino. Queste zone si trovano a pochi chilometri dal territorio cremonese, dove fortunatamente non sono stati identificati casi positivi tra i cinghiali e i suini.

Tuttavia, la situazione non è altrettanto positiva nelle province di Pavia e Piacenza, dove il numero di animali infetti è significativo. In provincia di Pavia si contano ben 100 cinghiali e 12.910 suini positivi al virus, mentre in provincia di Piacenza sono stati identificati 40 cinghiali infetti. La preoccupazione del mondo agricolo e dell’allevamento è alta, e si chiede un maggiore impegno negli abbattimenti dei suini selvatici per contenere l’emergenza in evoluzione continua.

Laura Bosio

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