Il sindaco di Uboldo, Gianluigi Clerici, ha reso nota la lunga vicenda legata alla realizzazione della nuova caserma dei carabinieri nel comune. Tutto è iniziato nel maggio del 2003, quando è stato firmato un contratto di locazione per un immobile in via Risorgimento da adibire a caserma dei carabinieri, in attesa della costruzione di una nuova sede su terreno comunale. Il contratto è stato rinnovato nel 2007 e nel 2011, fino ad arrivare al 2019, quando sono stati stipulati tre contratti transitori.

Nel 2015 è stata emanata una legge che prevedeva la possibilità per i comuni di contribuire al pagamento del canone di locazione per le caserme delle forze dell’ordine ospitate in proprietà private. Alla scadenza dell’ultimo contratto nel 2019, il Comune di Uboldo ha deciso di attivare un procedimento per il rinnovo della locazione, ma solo a condizione che il Ministero competente contribuisse ai costi.

La nuova caserma è stata completata nel 2018, ma a causa di problemi burocratici il trasferimento dei carabinieri è avvenuto solo alla fine del 2022. Nel frattempo, il Comune ha dovuto sostenere i costi per il ripristino della vecchia caserma e per la cessione gratuita del terreno su cui è stata costruita la nuova sede.

Il Consiglio Comunale ha deliberato di riconoscere al proprietario un’indennità di occupazione e le spese legali, per un totale di circa 66.000 euro, come debito fuori bilancio. Alla fine, la nuova caserma ha comportato ai cittadini di Uboldo 20 anni di affitto, i costi di ripristino della vecchia sede e la spesa per la cessione del terreno.

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