LiciaCube: la sonda italiana che ha cambiato la storia della difesa planetaria

Le immagini inviate dalla sonda-reporter italiana LiciaCube hanno rivelato dettagli incredibili sull’impatto della missione Dart della Nasa, condotta nel 2022. Questo esperimento di difesa planetaria ha visto il lancio di un veicolo pesante che ha colpito il satellite Dimorphos dell’asteroide Didymos, modificandone la traiettoria. Le foto dettagliate dell’impatto, analizzate da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica e pubblicate sulla rivista Nature, mostrano i lunghi pennacchi di detriti e polveri generati dall’evento.

LiciaCube è stata la prima sonda interplanetaria made in Italy, progettata, costruita e operata per l’Agenzia Spaziale Italiana dall’azienda Argotec di Torino. La squadra scientifica, composta da ricercatori dell’Inaf, del Politecnico di Milano e delle università di Bologna e Napoli, ha utilizzato due strumenti a bordo della sonda, chiamati Luke e Leia, per catturare le immagini dell’impatto.

Le foto acquisite da LiciaCube hanno mostrato un cono di materiale espulso dal cratere di impatto, con una struttura complessa e disomogenea. I ricercatori hanno osservato che la parte più interna della coda aveva un colore bluastro che diventava via via più rossa con l’aumentare della distanza da Dimorphos. La velocità dei materiali espulsi variava da poche decine a circa 500 metri al secondo.

Secondo gli esperti, la complessa dinamica delle particelle espulse dall’impatto costituirà un affascinante campo di studio per la comunità delle scienze planetarie. La missione di LiciaCube e i dati raccolti dimostrano che i cubesat, come la sonda italiana, sono pronti per missioni sia tecnologiche che scientifiche nello spazio profondo, confermando il ruolo di leadership dell’Italia in questo settore.

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