Il processo per circonvenzione di incapace nei confronti di tre imputati, accusati di aver approfittato delle difficoltà psichiche di due donne, si è concluso con la richiesta di condanna da parte del pubblico ministero Laura Martello. Secondo il pm, Gioacchino Fera dovrebbe essere condannato a 4 anni e 6 mesi, Andrea Luraschi a 3 anni e 4 mesi e Giuseppe Santuccione a 2 anni. Le parti civili hanno chiesto risarcimenti per un totale di 660 mila euro.

I tre imputati avrebbero ingannato le due donne, sottraendo loro ingenti somme di denaro e dissipando un patrimonio di oltre un milione di euro. Secondo l’accusa, Fera avrebbe approfittato della fiducia delle anziane madri delle vittime per avvicinarsi alle figlie, diventando amico o addirittura instaurando una relazione sentimentale.

Luraschi e Santuccione avrebbero partecipato all’inganno, con il primo che avrebbe acquistato la casa di una delle vittime e fatto versare denaro per lavori edili mai eseguiti, e il secondo che si sarebbe spacciato per agente immobiliare senza titoli. Le difese hanno chiesto l’assoluzione o la riqualificazione del reato in truffa, sostenendo che le donne erano lucide e in grado di decidere autonomamente.

La prossima udienza vedrà l’intervento dell’avvocato Corrado Viazzo, co-difensore di Fera, prima della sentenza. La vicenda ha suscitato scalpore nella provincia di Varese e ha portato alla luce la vulnerabilità di alcune persone di fronte a truffe e abusi di vario genere.

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