La situazione del 41enne accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti delle giovani pazienti che visitava si sta aggravando sempre di più. È stato definito “un violentatore seriale privo di freni inibitori” a causa del numero delle vittime che sono passate da quattro a sette, anche se si sospetta che il numero reale sia ben più alto.

Il medico, di 41 anni, originario del Camerun ma residente a Varese, è stato posto ai domiciliari con una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano Cristian Mariani, su richiesta del pm Alessia Menegazzo. Le indagini sono state condotte anche dai colleghi di Lodi e dopo ulteriori accertamenti, la competenza è stata radicata a Milano, dove i casi sono saliti a sette.

Secondo quanto ricostruito, il medico avrebbe non solo alterato certificati medici, ma avrebbe anche abusato delle pazienti che si presentavano con sintomi influenzali, pressione alta, tachicardia o dolori addominali. Sotto la scusa di visitarle, avrebbe compiuto atti sessuali, utilizzando metodi fraudolenti per superare la loro resistenza e abusando della sua professione medica.

Gli episodi contestati vanno dall’ottobre 2022 all’ottobre dell’anno scorso, ma si ipotizza che il medico abbia agito anche durante la pandemia da Covid-19, in diversi ambulatori del servizio di continuità assistenziale di San Giuliano Milanese, San Donato Milanese e Milano, e anche presso il domicilio di una delle vittime.

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