Domani, mercoledì 20 marzo, è prevista una nuova giornata di astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale. Si tratta di una protesta organizzata dalle Camere penali italiane per sensibilizzare sull’emergenza del sovraffollamento carcerario che colpisce tutto il Paese. Questa sarà la seconda manifestazione di protesta, dopo quella tenutasi a inizio febbraio.

L’avvocato Raffaella Buondonno della Camera Penale di Cremona ha spiegato che l’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica, il Governo e la politica sul tema del sovraffollamento carcerario. Il motto della protesta è “non c’è più tempo”, poiché è urgente trovare una soluzione al problema.

I penalisti si riuniranno a Roma per una manifestazione collettiva che metterà al centro le grandi emergenze del carcere. Il sovraffollamento carcerario è diventato un problema endemico in tutte le carceri, compresa quella di Cremona. Questa situazione compromette la finalità rieducativa della pena e favorisce la recidiva, trasformando il carcere in una “scuola di delinquenza”.

I numeri sono allarmanti: attualmente ci sono oltre 60.000 detenuti nelle carceri italiane, con un aumento costante di circa 400 persone al mese. Questo ha portato le Camere Penali a richiamare la sentenza “Torreggiani” emessa nel 2013 dalla Corte Europea, che condannava l’Italia per la violazione del divieto di infliggere pene o trattamenti inumani ai detenuti.

Un altro fenomeno preoccupante è quello dei suicidi in carcere, con una media di uno ogni due giorni e numeri in costante aumento. È necessario affrontare urgentemente questa situazione per garantire il rispetto dei diritti umani e trovare soluzioni concrete per il sovraffollamento carcerario in Italia.

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