Una lezione di legalità e rieducazione: gli studenti dell’Isis Bernocchi di Legnano visitano il carcere di Opera
Gli studenti delle classi 5.a O, 5.a Q e 5.a Z dell’Isis Bernocchi di Legnano hanno avuto l’opportunità di visitare il carcere di Opera lo scorso martedì 26 marzo. L’uscita didattica, guidata dagli avvocati delle camere penali di Milano, fa parte del progetto legalità condotto in istituto con il loro supporto. Durante la visita, gli studenti hanno potuto conoscere da vicino la realtà della vita all’interno di una comunità carceraria, un ambiente caratterizzato da regole proprie.
Nel corso della visita, è stato sottolineato che il carcere non è solo un luogo di detenzione, ma anche una casa per coloro che vi abitano. La responsabile che ha condotto la visita ha spiegato che la detenzione dovrebbe essere un percorso di crescita per il condannato, in linea con il principio della rieducazione sancito dall’articolo 27 della Costituzione. Gli studenti hanno appreso che il percorso rieducativo avviene attraverso l’istruzione e il lavoro, sotto la guida di esperti come criminologi e psicologi.
Durante la visita, i ragazzi hanno potuto osservare i diversi reparti lavorativi del carcere, dove i detenuti svolgono varie mansioni, come l’assemblaggio di componenti e la digitalizzazione di documenti. Particolarmente interessante è stata la sezione di liuteria, dove i detenuti trasformano il legno delle barche raccolte nei pressi di Lampedusa in violini. Questi strumenti musicali vengono utilizzati persino alla Scala di Milano per importanti rappresentazioni.
Inoltre, i detenuti hanno la possibilità di guadagnare attraverso il lavoro, che serve a coprire i debiti maturati durante la detenzione. Tuttavia, si è scoperto che solo una minoranza della popolazione carceraria ha accesso a queste opportunità lavorative. Per affrontare le situazioni più critiche, sono presenti all’interno del carcere dei “peer supporter”, detenuti che offrono sostegno agli altri detenuti più fragili.
La visita al carcere di Opera ha rappresentato un’importante lezione per gli studenti, che hanno potuto comprendere che educare e rieducare sono sfide che non ammettono mai resa.