CASTELLANZA – Le notti insonni, i vetri che tremano, le vibrazioni continue. È questa la realtà che stanno vivendo i residenti di Castellanza, nella zona compresa tra le vie Montello, Luigi Pomini e la statale del Sempione, da quando è entrata in funzione la centrale che produce energia. Le testimonianze raccolte da un comitato spontaneo parlano di una vita completamente cambiata, con rumori ossessivi e vibrazioni che rendono impossibile riposare adeguatamente. Con l’arrivo della bella stagione, la preoccupazione aumenta poiché con le finestre aperte per il caldo non ci sarà più alcuna barriera a isolare i cittadini dal disturbo.

La centrale, gestita dalla Ime Power, si trova nell’area ex Montedison, vicina alla linea ferroviaria delle Nord e praticamente “sopra” il tunnel che bypassa il Sempione. Circa 200 famiglie sono coinvolte e chiedono che l’impianto venga delocalizzato, poiché le condizioni attuali non consentono loro di vivere serenamente. Nonostante la società assicuri che tutto sia in regola, i cittadini sottolineano che la centrale è stata autorizzata in deroga, quando la zona era ancora catalogata come produttiva e non residenziale.

Gli abitanti di Castellanza chiedono alle istituzioni di ascoltare le loro richieste e di intervenire per risolvere il problema. È necessario trovare una soluzione che garantisca il benessere dei cittadini e che tenga conto delle nuove destinazioni d’uso del territorio. L’area dell’ex Montedison sembra essere al centro di una serie di problematiche legate all’inquinamento e alla presenza di impianti industriali, e la lotta per la tutela dell’ambiente e della salute dei residenti continua.

Il caso di Castellanza si prospetta come un nuovo Elcon, dove un altro comitato ha da anni affrontato una situazione simile. È importante che le istituzioni e le autorità competenti prendano in considerazione le richieste dei cittadini e agiscano per garantire un futuro migliore per la comunità di Castellanza.

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