Il carcere di Torre del Gallo a Pavia continua a essere teatro di episodi drammatici. Dopo il suicidio del trapper Jeffrey Jordan Baby, un detenuto nordafricano di 42 anni ha tentato di togliersi la vita impiccandosi nella sua cella. Grazie all’intervento tempestivo degli agenti della polizia penitenziaria è stato salvato, ma le sue condizioni sono disperate. Questo episodio mette ancora una volta in luce il disagio esistente all’interno della struttura carceraria, che conta un sovraffollamento cronico. La capienza prevista è di 515 posti, ma attualmente ospita 650 detenuti, di cui 357 stranieri.
L’episodio di ieri si è verificato nella sezione osservazione isolati, dove il detenuto ha cercato di porre fine alla propria vita utilizzando un cavo dell’antenna del televisore. Grazie alla prontezza degli agenti, è stato salvato in extremis e trasportato in ospedale in condizioni critiche. Si tratta dell’ennesimo tentativo di suicidio registrato nel carcere pavese negli ultimi anni, con dieci morti per questa causa dal 2021.
Sono numerosi i problemi denunciati all’interno del carcere di Torre del Gallo, tra cui la mancanza di risorse e di una rete di ascolto per i detenuti. I sindacati chiedono interventi urgenti per prevenire episodi simili in futuro. La prossima settimana è previsto un incontro tra i rappresentanti sindacali e la direttrice della casa circondariale per affrontare la situazione critica.
La scia di suicidi e il sovraffollamento delle celle sono solo alcuni dei problemi evidenziati dagli addetti ai lavori durante un recente convegno a Pavia. Secondo gli esperti, la situazione non è destinata a migliorare se non verranno adottate misure concrete per affrontare il disagio esistente all’interno del carcere. È necessario un intervento urgente per garantire la sicurezza e la dignità dei detenuti e prevenire tragedie come quella avvenuta ieri a Torre del Gallo.