Nella serata del 3 aprile 2024, i Carabinieri di Vigevano hanno portato alla luce un’organizzazione criminale locale dedita allo strozzinaggio. Questo gruppo, guidato da un uomo di origini albanesi residente a Vigevano, offriva prestiti a persone in difficoltà finanziaria, tra cui imprenditori che non avevano accesso a finanziamenti ufficiali. Tuttavia, una volta che le vittime erano indebitate, l’uomo imponeva tassi d’interesse estremamente elevati, superando addirittura il 150%, minacciando di morte coloro che non riuscivano a rimborsare il debito.

L’uomo era supportato da due complici stranieri, uno albanese e uno rumeno, che contribuivano a creare un clima di terrore per costringere le vittime al pagamento. In alcuni casi, i complici hanno addirittura minacciato le vittime sul luogo di lavoro, armati di manganello.

Una delle vittime, impossibilitata a pagare il debito, è stata costretta a vendere il proprio fuoristrada a uno degli estorsori per poche migliaia di euro, sotto la minaccia di ritorsioni nei confronti dei familiari.

L’inchiesta, avviata dopo la denuncia di una delle vittime, ha portato all’arresto dei due complici albanesi e al coinvolgimento di un italiano di 61 anni come intermediario in una transazione di immobili utilizzata per estorcere denaro. Un terzo straniero è stato denunciato in stato di libertà.

Durante l’operazione, sono stati sequestrati quasi 14.000 euro in contanti, insieme a armi da intimidazione come un manganello e un tirapugni. Le indagini sono in corso per individuare eventuali altre vittime che potrebbero non aver denunciato gli abusi subiti.

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