Vandalismo a Lissone: imbrattata una Pietra d’inciampo
Lissone si è risvegliata con l’amarezza di un gesto ignobile e vergognoso: una Pietra d’inciampo è stata imbrattata e vandalizzata nel corso del weekend. La pietra, posta in via Padre Giuliani e dedicata alla memoria di Gianfranco De Capitani da Vimercate, è diventata vittima di un atto di profanazione che ha suscitato sconcerto e indignazione.
Il capogruppo del Partito Democratico, Elio Talarico, è stato il primo a scoprire l’accaduto e a segnalarlo alle autorità competenti. Lissone, purtroppo, non è immune da atti vergognosi come questo, che minano la sensibilità di chi fa della memoria una battaglia di civiltà.
Il gesto di imbrattare una Pietra d’inciampo è un vero e proprio oltraggio alla memoria delle vittime dell’Olocausto, un tentativo vile di cancellare il passato e di negare l’importanza del ricordo. Tuttavia, la comunità locale si è rapidamente mobilitata per ripristinare la pietra alla sua dignità originaria.
L’assessore alla Cultura, Carolina Minotti, ha espresso tutta la sua amarezza e rabbia di fronte a questo vile atto di vandalismo. Le pietre d’inciampo sono simboli di memoria e riflessione, e imbrattarle rappresenta un attacco spregevole che va condannato senza mezzi termini.
Gianfranco De Capitani, la cui memoria è stata oltraggiata da questo gesto, era un giovane antifascista che ha sacrificato la sua vita nei campi di concentramento nazisti. Il suo sacrificio è stato commemorato nel 2021 con la posa di una Pietra d’inciampo davanti alla sua abitazione, un gesto che ora è stato profanato da chi non rispetta il valore della memoria.
È fondamentale che atti come questo non restino impuniti, affinché si possa preservare la dignità delle vittime dell’Olocausto e continuare a combattere per una memoria collettiva che sia testimone di una civiltà che non dimentica il passato.