Un nuovo progetto di ricerca ha preso il via nella zona di Gallinarga grazie all’iniziativa di “Progetto Sebino”. L’operazione, chiamata “Buco nell’acqua”, coinvolge esperti universitari e subacquei con l’obiettivo di trovare tracce di una sorgente sublacuale nelle pareti subacquee di Tavernola Bergamasca.

Dopo anni di esplorazioni e monitoraggi dei corsi d’acqua sotterranei, l’associazione ha deciso di avviare questa nuova ricerca con l’aiuto di subacquei esperti e di un robot sottomarino controllato da remoto. L’obiettivo è individuare eventuali fessure o passaggi che potrebbero collegare le acque presenti nei fiumi sotterranei del complesso carsico “Bueno Fonteno-Nueva Vida” al lago d’Iseo.

L’operazione “Buco nell’acqua” è iniziata a febbraio e ha visto la collaborazione di diverse associazioni e esperti del settore. Gli speleologi hanno guidato i subacquei nelle immersioni, indicando le zone da esplorare in base alla geologia dell’area e ad altri fattori. Nonostante le difficoltà legate alle correnti e alla scarsa visibilità, la squadra ha continuato le ricerche con l’obiettivo di creare un reticolo di osservazione delle pareti subacquee.

L’obiettivo finale è quello di capire da dove provengano le acque sotterranee, se siano potabili e se lungo il percorso vengano contaminate. L’iniziativa di ricerca si estenderà anche all’asse inclinale ai piedi del cementificio di Tavernola, con la speranza di fare nuove scoperte e contribuire alla conoscenza del territorio.

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