Un importante risarcimento è stato stabilito ieri dalla Corte dei Conti della Lombardia a favore dell’Asst Valle Olona, riguardante la vicenda delle morti sospette in pronto soccorso che hanno scosso l’ospedale di Saronno. Considerando i due imputati coinvolti e gli aspetti erariali e d’immagine, l’importo supera i tre milioni di euro.

La vicenda giudiziaria ha avuto il suo epilogo con la conferma della condanna al secondo ergastolo per Leonardo Cazzaniga, ex viceprimario del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, per il decesso di Domenico Brasca. Quest’ultimo è morto a 82 anni nella sua abitazione di Rovello Porro il 18 agosto 2014. Cazzaniga è stato anche condannato per altre morti di pazienti, scoperte nell’ambito dell’operazione “Angeli e Demoni” condotta dalla compagnia dei carabinieri di Saronno.

L’indagine ha portato agli arresti nel novembre 2016 del medico e della sua amante, l’infermiera Laura Taroni, condannata a trent’anni di reclusione per la morte del marito e del suocero in concorso con Cazzaniga. Ieri è stata emessa la condanna per entrambi a risarcire un danno all’Asst Valle Olona che ammonta a oltre 2 milioni e 753 mila euro, di cui 2.253.872,28 riguardano il danno patrimoniale e 500.000 il danno all’immagine.

Anche Laura Taroni è stata condannata a risarcire un danno d’immagine per l’ospedale cittadino, quantificato in 400 mila euro. Le richieste del sostituto procuratore Francesco Foggia sono state integralmente accolte per entrambi gli imputati.

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