La speranza è l’ultima a morire, si dice. E così è stato per la famiglia di Corrado Semeraro, il 55enne di Macherio scomparso il 12 marzo e ritrovato senza vita il 27 aprile sul ciglio della strada provinciale 6 a Sovico. Le speranze di ritrovarlo vivo si sono scontrate con la dura realtà, confermata dal riconoscimento effettuato dai familiari presso l’istituto di Medicina legale di Milano.

Le indagini sono ancora in corso per capire cosa sia accaduto a Corrado Semeraro. L’ipotesi più probabile è che sia stato investito da un’auto e che l’automobilista sia fuggito, oppure che abbia avuto un malore fatale. La famiglia, stretta nel dolore, attende con ansia di conoscere la verità.

Il ritrovamento del cadavere in avanzato stato di decomposizione ha riacceso i riflettori su questo caso, ancora pieno di dubbi da chiarire. Gli indumenti ritrovati sull’uomo sembravano corrispondere a quelli di Corrado Semeraro, ma si è attesa l’ufficialità del riconoscimento da parte dei familiari, avvenuto solo pochi giorni fa.

Ora, gli investigatori devono attendere l’autopsia e altri accertamenti per fare luce su questa triste vicenda. Il sindaco di Macherio, Franco Redaelli, ha manifestato la sua vicinanza alla famiglia e si augura che l’autopsia possa chiarire ogni dubbio. È una vicenda molto tragica, che ha colpito profondamente l’intera comunità di Macherio.

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