Una tragedia ha colpito la comunità di Medolago, in provincia di Bergamo, quando Bruno Pontara, un ragazzo di soli 16 anni, è morto annegato nel fiume Adda domenica pomeriggio. Mentre si divertiva con alcuni amici lungo le rive del fiume, Bruno si è tuffato in acqua per nuotare verso l’altra sponda. Purtroppo, qualcosa è andato storto durante il tentativo di ritornare indietro, e il giovane è stato trascinato giù dalla corrente.

I presenti sulla riva hanno immediatamente chiamato i soccorsi, e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Monza e Milano, insieme agli uomini del comando di Bergamo, con l’elicottero “Drago 141” del Reparto Volo Lombardia e il personale sanitario. Nonostante i tentativi di soccorso e rianimazione, il corpo di Bruno è stato individuato e recuperato diversi metri sotto la superficie del fiume.

Questa tragedia sottolinea l’importanza della sicurezza in acqua e la necessità di essere consapevoli dei pericoli, specialmente durante le giornate di sole quando molti si recano nei fiumi e nei laghi per rinfrescarsi. La comunità è in lutto per la perdita di Bruno, e le autorità locali stanno indagando sull’incidente per comprendere appieno cosa sia accaduto.

Non è la prima volta che Cornate d’Adda finisce al centro delle cronache di questi primi mesi del 2024. Stavolta, però, c’è di mezzo un cadavere. Quello di un uomo, ritrovato nelle scorse settimane in una delle vasche delle centrale Carlo Esterle. Non è la prima volta che accade. Più volte, anche nel passato, le vasche di raccolta dell’acqua hanno riservato brutte sorprese a chi si occupa della loro manutenzione. Ieri mattina, purtroppo, è stato avvistato il corpo di un uomo, probabilmente sulla cinquantina.

A dare il segnale era stato un cittadino che stava passeggiando nella zona. Immediati gli interventi dei vigili del fuoco e dei sommozzatori che si sono immersi per recuperarlo. Le operazioni sono state piuttosto complesse e hanno impiegato tutta la mattinata. Ovviamente era stata subito aperta un’inchiesta per cercare di capire l’identità del cadavere e i motivi del decesso. Una prima ipotesi appare quella del suicidio. Se così fosse, probabilmente, sarebbe stato ancora il ponte di Paderno il macabro teatro dell’estremo gesto, con il corpo che, poi, trascinato dalla corrente, sarebbe arrivato fino alla vasche di Cornate d’Adda. Tuttavia serviranno ulteriori accertamenti per confermare questo scenario.

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